Dopo anni di storia, emozioni e sport condiviso, la Polisportiva Colle di Fuori annuncia la chiusura ufficiale delle attività. Una decisione sofferta, ma inevitabile.
“La fine di un’epoca, l’inizio di un ricordo eterno.” Con queste parole cariche di commozione, la Polisportiva Colle di Fuori ha annunciato la fine del proprio percorso sportivo. Una notizia che scuote l’intera comunità, soprattutto chi, con quella società, è cresciuto, ha sognato e si è sentito parte di qualcosa di più grande.
Dopo attente e prolungate valutazioni, il direttivo ha scelto di chiudere il capitolo sportivo di una realtà che ha segnato profondamente la vita sociale e culturale del paese. Una scelta maturata con rispetto verso una storia lunga e intensa ma resa necessaria da una serie di circostanze inevitabili.
Per chi è nato e cresciuto a Colle di Fuori, la Polisportiva non è mai stata solo una squadra. È stata una famiglia, un punto di riferimento, un rifugio. Ha rappresentato il primo calcio dato a un pallone, la prima maglia indossata con orgoglio, le prime sfide sul campo, le prime vittorie da festeggiare e le prime sconfitte da digerire.
La Polisportiva Colle di Fuori ha rappresentato un collante sociale, un faro di aggregazione per generazioni di giovani. Dalle giornate di pioggia a quelle di sole, dai campi da sistemare agli spalti gremiti, ogni momento è stato vissuto con passione e spirito di appartenenza.
“Abbiamo scritto pagine importanti della vita di questo paese – si legge nel comunicato ufficiale – e questo nessuno potrà mai cancellarlo.” Nonostante la chiusura, l’eredità morale, umana e sportiva della Polisportiva resta viva. Un patrimonio fatto di valori, sacrifici, dedizione e amore per lo sport. Un’eredità che continuerà a vivere nei cuori di chi ha indossato quei colori, di chi ha condiviso momenti irripetibili dentro e fuori dal campo.
“Porteremo sempre con noi l’orgoglio di essere stati parte della Polisportiva Colle di Fuori.” Concludono così, tra gratitudine e commozione, i protagonisti di una storia che resterà per sempre impressa nella memoria collettiva del paese.
Così, dopo l’annuncio del Palestrina Calcio di poche settimane fa, il territorio perde un’altra grande protagonista del calcio laziale. Una notizia amara per lo sport, per i giovani e per la comunità.
Articolo a cura di Francesca Giovannini









