Sabato 22 novembre, ore 17.00, presso il Centro Anziani di Palestrina in Corso Pierluigi 61, nel 50° anniversario della tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini, avvenuta nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia, il Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni APS, in collaborazione con il Centro Anziani di Palestrina, intende ricordarlo con un evento dal titolo “Orazione laica per Pier Paolo Pasolini”.
Pier Paolo Pasolini è stato poeta, scrittore, regista, polemista, figura centrale della cultura italiana del Novecento.
Il Circolo Simeoni nel 2022 in occasione del centenario della nascita (5 marzo 1922) ha ricordato il Poeta con due libri: Simona Zecchi, L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini e Lucia Visca, 1922-2022.
Ora per il 50esimo dalla morte e in occasione della pubblicazione del libro di Lucia Visca “1975-2025 Pasolini una tragedia italiana”, lo ricordiamo con un reading a due voci che vede Lucia Visca, editrice delle Edizioni All Around, e Rossella Santilli, giornalista del TGR Lazio, accompagnate dalle musiche originali della jazzista Francesca Ciommei, seguire minuto per minuto gli avvenimenti della mattina del ritrovamento del corpo e, allo stesso tempo, raccontare che cosa era il giornalismo italiano negli anni ’70 del secolo scorso.
Scrive Visca: “Io c’ero la mattina del 2 novembre, prima di ogni altro giornalista. C’ero e avevo visto e registrato nella memoria”.
Quel 2 novembre Lucia Visca fu la prima giornalista ad arrivare sulla scena del crimine, allora era una giovanissima cronista di Paese Sera, che a soli 22 anni è testimone, malgrado ancora non lo sappia, di quello che ancora oggi, passati cinquant’anni, resta uno dei più grandi misteri italiani. E sarà proprio Visca a leggere il nome ‘Pasolini’ sull’etichetta della camicia, fornendo un’identità al corpo riverso a terra e diventando la cronista inciampata nell’assassinio di Pier Paolo Pasolini.
Sarà l’occasione per ricostruire la figura di Pasolini attraverso ricordi immagini e documenti dell’epoca, che come in puzzle andranno a comporsi in un mosaico di pensieri, immagini, musica per restituirci un intellettuale profondamente legato al dibattito sociale e politico del suo tempo e il cui pensiero è ancora oggi oggetto di riflessioni e discussioni.
Ricordare Pasolini vuole essere un momento di riflessione sulla vita di un poeta (“Abbiamo perso prima di tutto un poeta” disse Moravia nell’orazione funebre) dedicata a esplorare e a rappresentare, senza mediazioni, il lato oscuro e affascinante della società italiana.
Articolo a cura di Roberto Papa Circolo Simeoni









