In Italia nei primi nove mesi del 2025 sono stati commessi 60 femminicidi in ambito affettivo-familiare, di cui 53 commessi da partner o ex partner. Il numero sale, arrivando quasi a 70 se si contano le ultime vittime. Gli ammonimenti del questore hanno superato quota 7.571, con un aumento del 70,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Di questi, 2.731 erano per stalking e 4.840 per violenza domestica. I braccialetti elettronici attivi erano 12.192, di cui 5.929 destinati a casi di stalking. L’età media delle vittime è di 55 anni. Molte donne avevano già denunciato maltrattamenti, stalking o violenze domestiche (fonte Ministero dell’Interno).
Nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” il Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni APS insieme all’associazione Laboratorio del Possibile APS (Associazione contro la violenza di genere e le discriminazioni) intende divulgare e informare attraverso l’evento/spettacolo “L’eco del silenzio. Nel nome di ogni donna” il fenomeno dilagante della violenza di genere, domestica, finalizzata sempre alla discriminazione, alla sottomissione e molto spesso alla morte della donna.
Lo spettacolo/evento, si terrà martedì 25 novembre alle ore 21.00, presso l’Auditorium Pierluigi a Palestrina. Si tratta di uno spettacolo corale dove come veicolo di conoscenza si utilizza la musica, la danza e la recitazione di professioniste dello spettacolo con interpretazione di brani musicali e racconti di storie vissute, con l’intervento di esperte che parleranno della loro esperienza sul campo, di come si interviene e di quale percorso è stato intrapreso dalla donna insieme al gruppo di lavoro.
Un lavoro che nasce dall’esperienza quotidiana maturata dalle professioniste presenti nel “Laboratorio del possibile” nel costante contatto con donne che hanno chiesto aiuto. Uno spettacolo che vede oltre alla lettura di testi di Dacia Maraini, Marco Proietti Mancini, Daniela Di Camillo, l’esecuzione di brani di Fabrizio de Andrè, da parte della Band “Basta Poco”, a cui faranno da cornice le ragazze del Corpo di ballo di Rasha Neveen di Roma.
Articolo a cura di Circolo Culturale Roberto Simeoni APS









