Nel verde dei Castelli Romani, a pochi chilometri da Roma, sorge un complesso dal valore storico straordinario, il Castello di San Gennaro. Si tratta di un’antica fortificazione medievale costruita su resti archeologici che risalgono a oltre 2.400 anni fa. Oggi, questo patrimonio è in vendita e rischia di finire nelle mani di privati, mentre cresce la richiesta di un intervento pubblico per salvarlo dall’abbandono.
L’area, situata nel comune di Genzano, conserva tracce che risalgono al IV secolo a.C., quando fu realizzata una grande cisterna romana, poi inglobata in una struttura termale. Nel Medioevo, sopra quelle antiche fondamenta, venne costruito un castello con torri angolari e imponenti mura in tufo, ancora oggi visibili nonostante il degrado.
A sollevare la questione sono stati alcuni consiglieri di opposizione che hanno chiesto ufficialmente all’amministrazione di valutare l’acquisto del complesso. La mozione è stata però bocciata dalla maggioranza chiudendo, almeno per il momento, la porta all’ipotesi di un intervento comunale. Ma l’appello resta: “Non perdiamo questa occasione irripetibile” è il messaggio lanciato alla Regione e allo Stato.
Nonostante il primo “no”, la battaglia per salvare il castello non si ferma. I consiglieri hanno chiesto la convocazione di un nuovo Consiglio comunale straordinario per riaprire il dibattito. La data fissata è quella dell’11 giugno e potrebbe rappresentare l’ultima possibilità per impedire che il sito finisca in mani private e venga stravolto.
Recuperare il complesso significherebbe restituire alla comunità non solo un monumento di straordinario valore archeologico e architettonico ma anche un possibile volano turistico. In un territorio già ricco di storia e bellezze naturali, un centro culturale ricavato all’interno del castello con spazi per mostre, visite guidate e attività didattiche, rappresenterebbe una risorsa preziosa per tutto il quadrante dei Castelli Romani.
Articolo a cura di Francesca Giovannini









