Lo scorso 23 luglio il Comune di Ladispoli ha emesso un’ordinanza che vieta la balneazione in un tratto specifico della costa cittadina, dopo che le analisi condotte da ARPA Lazio hanno rilevato una presenza di Escherichia coli ben superiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente. Il punto critico si trovava a circa 250 metri a sinistra della foce del Fosso Vaccina, su una spiaggia frequentatissima durante la stagione estiva. In quel punto, il valore misurato è stato di 697 MPN/100 mL, mentre la soglia massima consentita per le acque marine è di 500 MPN/100 mL.
A fronte di questo superamento del limite, il sindaco Alessandro Grando aveva firmato un’ordinanza a scopo precauzionale, al fine di tutelare la salute dei bagnanti. Per questo motivo il sindaco aveva disposto ulteriori accertamenti affidati alla polizia locale e alle altre autorità competenti, per identificare le cause che hanno portato all’elevata contaminazione.
Pochi minuti fa, lo stesso Comune di Ladispoli ha comunicato, in una nota sulla propria fanpage, di aver effettuato nuovi campionamenti sul punto di prelievo n.52 (250 m sx Fosso Vaccina) a seguito dei quali i valori della qualità delle acque sono risultati essere ampiamente conformi ai limiti di legge.
Articolo a cura di Francesca Giovannini









