L’ASL Roma 6 ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la situazione dell’Ospedale San Giuseppe di Marino, al centro di recenti discussioni sul suo futuro.
L’Azienda sanitaria ha spiegato che la struttura è attualmente coinvolta in un ampio processo di riqualificazione e potenziamento, con l’obiettivo di rafforzare la sua funzione di presidio territoriale dedicato soprattutto alla gestione delle cronicità e delle patologie più diffuse. L’intento è quello di offrire ai cittadini cure più vicine, appropriate e continuative.
Secondo quanto comunicato, il San Giuseppe ha già ampliato la sua offerta in diversi settori, tra cui Chirurgia Vascolare, Diabetologia Ambulatoriale, Chirurgia Oculistica, Chirurgia Ambulatoriale e Breast Unit. Sono stati inoltre attivati nuovi punti di prossimità per l’Anatomia Patologica.
Nel frattempo proseguono anche i lavori per la Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità, due strutture che permetteranno una presa in carico ancora più efficace dei pazienti fragili e cronici.
Un altro elemento centrale del progetto riguarda la palazzina storica dell’ospedale, il Corpo A. È in fase di validazione il progetto di recupero strutturale e adeguamento antincendio, necessario per rendere l’edificio nuovamente sicuro e pienamente fruibile. Una volta ottenuta l’approvazione della Regione Lazio, potranno partire i lavori operativi, che consentiranno di integrare meglio i servizi esistenti e quelli nuovi, offrendo spazi moderni e funzionali.
L’investimento complessivo previsto è di 5 milioni di euro per i lavori, ai quali si aggiungono ulteriori 1,7 milioni destinati ad arredi e attrezzature di ultima generazione, così da garantire standard elevati sia sul piano tecnologico che qualitativo.
Guardando al futuro, l’Ospedale di Marino si prepara anche a introdurre percorsi territoriali di Oncologia. Ciò permetterà ai pazienti di effettuare terapie orali o iniettive a bassa complessità, oltre ai controlli di follow-up, direttamente sul territorio, riducendo la necessità di recarsi negli ospedali HUB e rendendo l’assistenza più accessibile e vicina alle esigenze dei cittadini.
Articolo a cura di Francesca Giovannini









