Nonostante l’anno giubilare sia solo all’inizio, a Roma, è già emerso un aumento di virus simil-influenzali, molto probabilmente causato dal massiccio arrivo di pellegrini. Secondo gli esperti questo fenomeno rappresenta un’anomalia rispetto agli anni passati. La fine del 2024 e l’inizio del nuovo anno hanno infatti portato a un incremento di sindromi influenzali che si sommano ai tradizionali mali di stagione.
Fino all’ultima settimana di dicembre oltre 280.000 cittadini del Lazio (circa l’11% della popolazione) si sono recati dal medico per sindromi simil-influenzali. Particolarmente colpiti i bambini fino a quattro anni, con un’incidenza del 26%, come riportato dall’Istituto Superiore di Sanità. Questo aumento è strettamente correlato alla maggiore presenza di pellegrini in occasione del Giubileo, con una previsione di ulteriori picchi di contagi in primavera, periodo di massimo afflusso.
Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma, ha spiegato il fenomeno in un’intervista a Il Messaggero:
“Con i grandi eventi giubilari e l’arrivo di una massa di pubblico, è prevedibile un rialzo improvviso dei contagi. Non sarà solo influenza, ma anche virus come il respiratorio sinciziale, i rhinovirus e il Covid che potrebbero contribuire al fenomeno.”
Gli esperti parlano di un mix di infezioni che circoleranno insieme, con sintomi molto simili. “Si potrebbe definire influenza giubilare” ha commentato Ciccozzi, sottolineando come questa peculiarità sia legata alla concentrazione di persone provenienti da diverse aree del mondo.
I sintomi principali includono febbre alta, mal di testa persistente e raffreddore. “È fondamentale evitare l’uso di antibiotici senza prescrizione” ha aggiunto l’epidemiologo, suggerendo invece soluzioni naturali come lavaggi nasali con soluzione salina, pulizia della lingua, idratazione e uno stile di vita sano. Nonostante l’allarme apparente, Ciccozzi rassicura: “Queste infezioni sono note e gestibili, purché si seguano regole di buonsenso e si consulti un medico se i sintomi persistono.”
Dal rapporto di sorveglianza virologica Respirvirnet dell’ISS emerge che i virus maggiormente in circolazione sono il tipo A dell’influenza, i rhinovirus, il virus respiratorio sinciziale, gli adenovirus e il SARS-CoV-2. In un 36% dei casi si tratta di coinfezioni, ovvero infezioni simultanee da virus diversi. Un fenomeno complesso ma non inedito, che richiede attenzione, ma non panico.
Articolo a cura di Francesca Giovannini