Roma si prepara a vivere un’altra giornata difficile sul fronte dei trasporti.
Dopo il blocco generale del 3 ottobre e la mobilitazione del 22 settembre, la capitale dovrà fare i conti con un nuovo sciopero che rischia di paralizzare la città. Venerdì 10 ottobre, infatti, il personale Atac incrocerà nuovamente le braccia, con due diverse agitazioni sindacali che coinvolgeranno metro, bus e tram.
La mobilitazione principale è stata proclamata dal sindacato Sul, che ha indetto uno sciopero di 24 ore. A questa si aggiunge una seconda protesta, di 4 ore, promossa dalle sigle Usb Lavoro Privato e Orsa Tpl, che riguarderà sempre i lavoratori Atac e si svolgerà dalle 8:30 alle 12:30. Sono invece esclusi i collegamenti effettuati da operatori esterni che operano in regime di subaffidamento per conto dell’azienda.
Durante la giornata di venerdì, il servizio di trasporto pubblico sarà garantito solo nelle fasce di garanzia, ovvero da inizio servizio fino alle 8:29 e dalle 17:00 alle 19:59. Al di fuori di questi orari, la circolazione di metro, bus e tram sarà fortemente ridotta o completamente sospesa.
Inoltre, anche nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno aperte, non sarà assicurato il regolare funzionamento di scale mobili, ascensori e montascale, creando ulteriori disagi ai passeggeri, in particolare a persone anziane o con difficoltà motorie.
A differenza delle recenti manifestazioni legate a tematiche internazionali, questa volta le motivazioni dello sciopero sono tutte interne alla gestione di Atac. I sindacati denunciano criticità organizzative, carenze nella sicurezza e condizioni di lavoro insoddisfacenti per il personale. La mobilitazione, dunque, punta a richiamare l’attenzione dell’azienda e delle istituzioni locali sulla necessità di migliorare la qualità del servizio e garantire maggiore tutela ai lavoratori.
Con questo nuovo stop, Roma si trova di fronte all’ennesima giornata complicata per i cittadini, pendolari e turisti che ogni giorno si affidano ai mezzi pubblici per spostarsi. Tra corse cancellate, lunghe attese alle fermate e stazioni potenzialmente chiuse, si preannunciano gravi disagi in una città già messa alla prova da continui scioperi e problemi strutturali del trasporto pubblico.
Un segnale, quello dei sindacati, che conferma il malessere profondo all’interno del sistema della mobilità romana e la necessità urgente di un confronto concreto per restituire ai cittadini un servizio più efficiente, sicuro e sostenibile.
Articolo a cura di Francesca Giovannini








