Nelle ultime settimane la tranquillità a Lanuvio, in particolar modo nella frazione di Malcavallo, è stata spezzata da una preoccupante ondata di furti e danneggiamenti che sta mettendo in allarme i residenti.
A lanciare l’allarme è il Comitato di Quartiere: secondo i rappresentanti del comitato gli episodi si susseguono con una frequenza tale da far parlare di «quasi un furto o un tentativo al giorno», e molte famiglie dicono di vivere sull’orlo dello stress e della paura.
Vengono descritti ladri che lavorano con precisione: si nascondono tra i terreni, osservano le abitazioni, tagliano le reti dei giardini e poi irrompono nelle case portando via oggetti d’oro e contanti, per poi darsi alla fuga.
Chi abita la zona parla di una perdita di sicurezza che ha alterato la quotidianità: non è soltanto il danno materiale, ma la sensazione che la propria casa non sia più davvero sicura.
La pressione della comunità ha portato a un confronto diretto con le istituzioni, un incontro pubblico con il sindaco Andrea Volpi e gli assessori Mario Di Pietro e Veronica Proscio. Volpi ha riconosciuto il disagio dei cittadini e ha assicurato che l’amministrazione non resterà a guardare: ha parlato di rafforzamento della collaborazione con le Forze dell’ordine e la Polizia Locale e di controlli più strutturati, soprattutto nelle fasce orarie ritenute più a rischio. Il sindaco ha anche esortato i cittadini a segnalare tempestivamente ogni episodio, invitando però a non intraprendere iniziative personali che potrebbero metterli in pericolo.
Dal Comune è arrivata la conferma di un piano di interventi mirati: intensificazione della vigilanza nelle aree sensibili e maggiore presenza nei turni serali e notturni. L’obiettivo ufficiale è ristabilire un presidio costante sul territorio e ricostruire quel senso di sicurezza che molti sentono compromesso.
Anche la rete ha fatto sentire la propria voce: c’è chi ricorda che i furti «sono sempre esistiti, ma negli ultimi anni sono aumentati», chi sottolinea i limiti degli organici delle forze dell’ordine «la stazione dei carabinieri ha solo due pattuglie a disposizione» e chi chiede risorse concrete «mettete la benzina per far uscire le pattuglie e aumentate il personale». Non mancano testimonianze di episodi passati che alimentano la sfiducia: qualcuno ricorda un furto del 2016 con il ritrovamento dell’auto della vittima abbandonata dopo che i ladri avevano usato il veicolo, altri propongono operatori della sicurezza privati per sopralluoghi e impianti di protezione.
L’amministrazione chiede coesione tra cittadini e istituzioni, mentre il Comitato insiste perché le misure promesse non restino solo parole ma si traducano in un controllo più capillare del territorio, non solo a Malcavallo ma anche nei Comuni vicini, dove il fenomeno potrebbe avere collegamenti.
Per ora la comunità aspetta fatti concreti, sperando che le prossime settimane portino a una riduzione degli episodi e al ritorno della serenità nelle case.
Articolo a cura di Francesca Giovannini









