Il santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, uno dei luoghi di culto più suggestivi e frequentati del Lazio, perde il finanziamento regionale concesso nel 2017 per la sua messa in sicurezza.
La somma, pari a 1,2 milioni di euro, è stata revocata a causa dei ritardi accumulati dal Comune nell’avvio dei lavori, con l’obbligo di restituire già una prima quota di 360.000 euro.
La vicenda si intreccia con un episodio drammatico avvenuto lo scorso maggio, quando un grosso masso si è staccato dalla parete rocciosa sottostante, colpendo un pellegrino. L’incidente ha imposto la chiusura temporanea del santuario e acceso i riflettori sulla fragilità dell’area.
Per garantire la riapertura ai fedeli, l’amministrazione comunale ha predisposto in tempi rapidi un camminamento protetto che consente oggi l’accesso in sicurezza.
Tuttavia, la revoca del finanziamento non segna la fine del progetto di tutela. Il sindaco ha infatti già elaborato un nuovo piano molto più ambizioso, dal valore di 18 milioni di euro, per mettere in sicurezza l’intero costone e proteggere in maniera definitiva il santuario.
Il luogo sacro di Vallepietra rappresenta non solo un punto di riferimento spirituale, ma anche un motore per il turismo religioso e per l’economia del territorio. Ogni anno richiama migliaia di pellegrini, con ricadute importanti sulla comunità locale e sull’intera area della valle dell’Aniene e del nord Ciociaria.
Articolo a cura di Francesca Giovannini









