È ufficialmente partita il 1° ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2025-2026, un appuntamento importante per la salute pubblica che ogni anno mira a ridurre i rischi legati all’influenza e alle sue complicazioni, soprattutto tra le persone più fragili.
Anche quest’anno, il virus influenzale circolerà insieme ad altri virus respiratori, rendendo la vaccinazione una difesa fondamentale per prevenire forme gravi di malattia e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. Il vaccino è sicuro, gratuito e raccomandato per diverse categorie:
- persone di 60 anni e oltre;
- adulti con patologie croniche;
- bambini da 6 mesi a 6 anni, sia sani che con problemi di salute, per i quali l’influenza può comportare complicazioni;
- donne in gravidanza o nel periodo immediatamente successivo al parto;
- altre categorie lavorative o sanitarie che, per motivi professionali o di salute, sono a stretto contatto con il pubblico.
La vaccinazione è inoltre fortemente raccomandata a medici, operatori sanitari, volontari e a tutti coloro che lavorano in contesti a rischio o a contatto con il pubblico.
Per gli adulti, la vaccinazione può essere effettuata:
- presso il medico di famiglia;
- nei Servizi vaccinali della ASL;
- nelle farmacie aderenti;
- o, in alcuni casi, direttamente sul luogo di lavoro tramite il medico del lavoro.
Chi desidera vaccinare i propri bambini può rivolgersi al pediatra di libera scelta, che indicherà le modalità per ricevere il vaccino presso il proprio ambulatorio o nei centri vaccinali della ASL di riferimento. Sul sito della propria ASL sono disponibili ulteriori informazioni e le eventuali postazioni temporanee dedicate alla campagna.
Il vaccino antinfluenzale è generalmente ben tollerato. Gli effetti indesiderati, quando presenti, sono lievi e temporanei, come: arrossamento o gonfiore nel punto dell’iniezione, febbre, dolori muscolari o malessere generale, che scompaiono in uno o due giorni. In rari casi, possono manifestarsi reazioni allergiche (come orticaria o asma) o disturbi neurologici, ma si tratta di eventi eccezionali.
Il vaccino non è indicato per:
- bambini sotto i 6 mesi;
- persone che hanno avuto reazioni allergiche gravi a precedenti vaccinazioni o alle proteine dell’uovo (a meno che non si utilizzino vaccini prodotti in colture cellulari);
- chi ha avuto reazioni severe a vaccini antinfluenzali in passato;
- chi ha manifestato una sindrome di Guillain-Barré entro sei settimane da una precedente vaccinazione.
- La somministrazione deve essere rinviata in caso di febbre o malattia acuta in corso.
Vaccinarsi contro l’influenza non è solo una scelta personale, ma un atto di responsabilità collettiva: protegge se stessi, le persone più deboli e contribuisce a ridurre la pressione sul sistema sanitario. Per qualsiasi dubbio o in caso di reazioni dopo la vaccinazione, è sempre consigliabile rivolgersi al medico di famiglia o al servizio vaccinale ASL che ha eseguito la somministrazione.
Articolo a cura di Francesca Giovannini








