A Ciampino delle telecamere intelligenti gestiscono un algoritmo che consente di registrare le immagini in coincidenza di determinate situazioni. Il particolare sistema di video sorveglianza è già attivo e rappresenta certamente una grande risorsa a tutela della collettività in termini di sicurezza e di tutela ambientale: non solo rapine, scippi, violenze sessuali ma anche l’abbandono di sacchi o la fermata di un veicolo in prossimità di luoghi normalmente destinati allo scarico abusivo dei rifiuti.
Gli agenti possono avere il riscontro fotografico del singolo fotogramma relativo all’illecito per il quale stanno operando. Una sorta di dichiarazione di guerra da parte del Comune di Ciampino soprattutto rivolta ai cosiddetti “zozzoni”.
L’abbandono di rifiuti in luoghi clandestini sta diventando, e non solo a Ciampino, una cattiva abitudine di troppi cittadini senza vergogna e senza scrupoli. L’individuazione dei responsabili è facilitata da un alert system definito dallo stesso sistema di video sorveglianza.
A seguito dell’accertamento da parte della polizia ambientale ed amministrativa è prevista una multa che può arrivare fino a 500,00 € oltre alle spese da sostenere a copertura del lavoro di bonifica svolto da parte della società incaricata che normalmente è Ambiente S.p.A.
Qualora i rifiuti abbandonati abusivamente fossero collegati ad una società e quindi derivanti dall’attività imprenditoriale di quest’ultima si avvierebbe anche un procedimento penale.
Un moderno e utile occhio elettronico, quello attivato in alcune strade di Ciampino, una misura a tutela della collettività e del decoro urbano.
Intanto a Guidonia delle fatture di utenze domestiche trovate nei sacchi hanno consentito di individuare facilmente i responsabili tanto che il Sindaco della città con un’ordinanza ha disposto la rimozione della spazzatura a spese degli incivili.
Ci auguriamo che questi deprecabili atti da parte degli “zozzoni” si estinguano per sempre e rivolgiamo un applauso alle amministrazioni virtuose che si prodigano per la risoluzione del problema.
Massimiliano Negri