Una nuova antenna è apparsa nelle vicinanze del campo sportivo di Lariano, suscitando grande sgomento tra i residenti. Un’alta struttura metallica accanto all’antenna installata nel 2001, generando disappunto nella comunità locale.
Sebbene la zona rientrasse tra i siti individuati nel Piano Comunale per le antenne di telefonia mobile datato 2000, l’installazione della nuova antenna ha sollevato critiche tra i cittadini.
Il Comitato Cittadino Ara di Norma ha manifestato il proprio disappunto con un comunicato, sottolineando che la zona è densamente frequentata, ospitando un centro sportivo, una scuola calcio, un importante plesso scolastico e numerose abitazioni private.
Il Comitato Ara di Norma è stato fondato proprio per opporsi alla prima antenna installata nel campo sportivo. Abbiamo lottato contro di essa con tutte le nostre forze, sostenuti dalle risorse dei nostri soci e dai contributi della comunità locale. Eppure, senza alcun preavviso, ci siamo trovati di fronte a questa nuova installazione. È fondamentale che vi sia una comunicazione efficace tra le istituzioni e i cittadini. Non possiamo accettare che tali decisioni vengano prese senza il coinvolgimento della comunità locale. Questo episodio è un ulteriore affronto alla nostra fiducia nelle istituzioni.
Tempestiva la risposta dell’Amministrazione Comunale che, tramite il Vicesindaco di Lariano Roberta Bartoli, dichiara:
Va chiarito, innanzitutto, che il 22 ottobre del 2020 la Prefettura di Roma comunicò a tutti i Sindaci chiarimenti in merito alle leggi nazionali sulle installazioni di antenne per la rete 5G. Nello specifico sul documento prefettizio si legge che “Regioni e Comuni NON possono adottare provvedimenti e/o misure di carattere urbanistico o edilizio al fine di vanificare il diritto degli operatori ad installare la rete in intere zone del territorio […]. Le imprese fornitrici di reti e servizi di comunicazioni elettroniche sono imprese di pubblica utilità.
Per quanto riguarda eventuali impatti espositivi a campi elettromagnetici, la valutazione dei rischi connessi non è di competenza degli Enti Locali ma rimessa, esclusivamente, all’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), l’unico organo deputato al rilascio del parere prima dell’installazione ed attivazione della struttura, ed è il soggetto deputato al monitoraggio del rispetto dei relativi limiti, stabiliti, per norma, dallo Stato.
Comprendiamo le legittime preoccupazioni ma le Leggi, purtroppo, parlano chiaro: il Codice di Comunicazione Elettroniche non indica alcuna distanza di sicurezza (superando i noti “almeno 70 metri” che erano contenuti nel decreto Gasparri, bocciato dalla Corte Costituzionale nel 2003) e non si possono ostacolare installazioni di antenne, per una questione di progresso e di avanzamento delle reti di comunicazioni che non può essere sindacata da alcun Comune sul territorio italiano. La nostra amministrazione, tramite l’Arpa, attiverà un monitoraggio costante per la verifica periodica dei livelli di emissioni elettromagnetiche.