Il 26 – 27 Maggio ore 21 e il 28 Maggio ore 18 presso il Teatro Planet in via Crema 14 a Roma va in scena Pirandello con Sara Pastore.
Si tratta, in realtà di due prime mondiali, una il 26 e 27 maggio ore 21 con Wardal nell’inedito di Pirandello “Nemo“ da San Francisco, versione scritta per Greta Garbo, con Sara Pastore, attrice e soprano, figlia del regista Sergio Pastore e della leggenda Aichè Nanà, amica di Wardal, che Fellini immortalò ne: “La Dolce Vita“, e il 28 maggio ore 18 Wardal in “Pirandello – Franco Battiato“ con Andrea Ceccomori, flautista internazionale di grande versatilità.
“Pirandello – Franco Battiato“ è un accostamento di contenuti delle due personalità siciliane con Wardal in “ Nemo “ inedito di Pirandello nel quale si inserisce uno “spirito“ con alcune frasi di Franco Battiato e gli interventi del flautista Andrea Ceccomori in tournée con “Battiato nascosto“.
In breve chi è Wardal (Conte Federico di Wardal)
Wardal, numero uno del teatro di innovazione , dopo 20 anni ritorna in Italia a Roma con il successo “Nemo“ monologo inedito di Pirandello da San Francisco Istituto Italiano di Cultura. Il nome di Wardal, interprete teatrale preferito da Dario Bellezza è legato al suoi mentors Fellini e Carlo Lizzani, ma anche ad Eduardo De Filippo, Frank Sinatra, Marlene Dietrich. Wardal propone a Roma la versione di “Nemo“ che Pirandello scrisse per Greta Garbo, con contributi scritti di Franco Battiato.
I due eventi teatrali sono patrocinati dalla Regione Lazio – Sezione Cultura, da “ Il Mandir della Pace “, fondazione “ Greco “, Nobile Accademia Leonina.
Ospite d’onore la principessa Elettra Marconi. Suo padre Guglielmo Marconi, aiutò Pirandello per il Premio Nobel. Il poster di “Nemo“ è firmato dall’art graphic designer Armando Milani. Il poster di “Pirandello – Battiato“ è firmato dalla pittrice Patrizia Patti.
Per info e prenotazioni
3334682892 fralit@alice.it , fwardal@yahoo.com
Sinossi
Il personaggio di “ Nemo “, senza età né genere sessuale, viene invitato da un direttore di teatro per esibirsi. Ma Nemo si ritrova non in un teatro, ma in uno studio televisivo immaginato, giacché l’invenzione della televisione era ancora ai primissimi passi. I patti, tra Nemo ed il Direttore, erano di essere in un teatro, senza il pubblico, per provare uno spettacolo, ma Nemo si ritrova in una “ simulazione di un teatro “, in presenza di un pubblico, senza un dramma da recitare e realizza di essere in un luogo senza uscita. Ma una “ uscita “ in realtà c’è, in quanto Nemo ha con se dei fogli che crede che siano un contributo di uno spirito e che talvolta legge, creando un ponte con un’altra dimensione.
(ponte con Franco Battiato, solo per versione del 28 maggio )
Nemo vede che il pubblico è totalmente addomesticato dal Direttore e dalla sua telecamera, che è puntata su di lui. Nemo considera tutto ciò un’assurdità, una manipolazione, un inganno e manifesta questo al pubblico ed al direttore. Nemo avverte la rabbia ed il dolore della gente presente, condannata a vedere attraverso una telecamera e man mano e ferocemente risveglia quelle persone, diventando un personaggio estremamente scomodo per il Direttore. Nemo si schiera totalmente dalla parte del pubblico, confessando la sua assenza di identità, di essere Nemo e cioè nessuno e di agognare una identità, mentre l’azione del Direttore sul pubblico è di cancellarne l’identità. Il monologo assume dei toni tragici che contagiano il pubblico che, man mano si libera dal giogo del direttore, riacquistando la vista “ …quella vista, che lei, signore, aveva loro negato, facendo vedere a queste persone quello che lei vuole che loro vedano “. A questo punto la finzione sfiora in modo totalmente pirandelliano la realtà e lo spettacolo si conclude con un enorme “ colpo di scena “.
Pirandello e “ Nemo “: un personaggio senza autore.
Il monologo fu scritto nel 1928 e rifiutato dalla Compagnia Teatrale di Pirandello giacché eccessivamente innovativo. Nel 1921 “ Sei personaggi in cerca d’autore “ di Pirandello fu un fiasco al teatro Valle di Roma, per lo stesso motivo. Greta Garbo, si innamorò del monologo “ Nemo “ che Pirandello riscrisse per lei nel ruolo di “ Nemo “ ed Erich Von Stroheim nel silent character de “ Il direttore “. Dopo il successo del film “ Come tu mi vuoi “ di Pirandello con Garbo e Von Stroheim, la Metro Goldwyn Mayer, cancellò “ Nemo “, troppo rischioso per i suoi contenuti, ma ora Hollywood sta producendo il film. Pirandello, seguendo la sua teoria che un personaggio, una volta creato, diventa indipendente dal proprio autore, avendo vita propria, dopo che “ Nemo “ non riusciva ad essere rappresentato, affidò “ Nemo “ alla sua amica scrittrice Paola Masino Bontempelli, la quale, nel 1989, affidò “ Nemo “ a Wardal. Morendo Paola Masino qualche mese più tardi, Wardal non si sentì di mettere in scena il monologo, fino a che il direttore dell’istituto italiano di cultura di SF, Paolo Barlera, volle che “ Nemo “ andasse in scena nel dicembre del 2017. Ma ancora anni di silenzio per “ Nemo “, fino a che l’attrice Caterina Costantini, direttrice artistica del Teatro Planet, offre a Wardal di recitarlo, nel suo teatro.
Francesco Caruso Litrico