Blitz di bonifica e di riqualificazione a Tor Bella Monaca in Viale dell’Archeologia, nella zona denominata “Ferro di Cavallo” che rappresenta la più grande piazza di spaccio in Europa. Protagonisti dell’operazione sono stati i vigili dell’Unità di Sicurezza Pubblica Emergenziale, del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana e del VI Gruppo Torri per un totale di 150 unità fra poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili.
I primi sgomberi di garage e seminterrati hanno riguardato 200 box su un totale di 600, che per decenni sono stati chiusi al pubblico in maniera del tutto illegale e trasformati in garage per auto o in rifugi dove nascondere droga e refurtive.
Il processo di bonifica quindi riguarderà il sopralluogo dei restanti 400 box e la successiva demolizione delle opere abusive, assieme alla rimozione totale delle auto e motorini rubati abbandonati nei box. Il totale dei rifiuti verrà conferito in discarica con l’intervento dei mezzi Ama.
Gli spazi occupati abusivamente per decenni verranno riconsegnati al Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale, che a sua volta li consegnerà al Simu e alle ditte per sbloccare i cantieri avvalendosi dei fondi europei del Pnrr.
Il Blitz dell’8 maggio è stato preceduto, il giorno prima, dall’intervento di sgombero in Via delle Averle del centro sociale “Torre Maura occupata”, occupato per 32 anni dall’area anarchica e che verrà trasformato in un centro per i servizi sanitari gestito dalla Asl Roma 2.
L’operazione di bonifica del “Ferro di Cavallo” va intesa come un progetto coordinato per mesi, a cui gli abitanti di Viale dell’Archeologia hanno partecipato in prima persona per esempio il 29 aprile scorso, quando hanno liberato di propria volontà i box una volta saputo l’intervento in programma dalle Forze dell’Ordine. Come sottolineato dall’assessore al patrimonio Tobia Zevi, questa azione non era mai stata tentata in passato e dev’essere l’inizio di una lunga collaborazione fra le Istituzioni, così da poter restituire una nuova identità ad uno dei quartieri più difficili nel nostro paese ed anche una nuova fiducia da parte dei cittadini verso le istituzioni.
Articolo a cura di Mattia Parravano