Si inaugura venerdì 16 dicembre il Museo Civico del Territorio, allestito presso l’ex Chiesa di San Giovanni, un edificio religioso del 1300, grazie al contributo della Regione Lazio e del Museum Grandtour.
L’idea, alla base della nascita del museo, aveva un duplice scopo. Recuperare e valorizzare i centri storici, che una diffusa concezione tende a considerare inutili, inservibili, “vecchi”, non più funzionali a un “mondo che cambia” e che identifica la vita contemporanea nei tempi stretti, veloci, e nell’abitudine alla comodità. Una rigenerazione, però, sul piano culturale e sociale, per coniugare la tutela dei contesti storici urbani con la necessità di costruire spazi dove gli abitanti potessero tornare di nuovo a risiedervi e a vivere in maniera coesa e omogenea.
“Lo sforzo che l’Amministrazione ha impresso nell’esecuzione dei lavori – spiega il sindaco di Poli Federico Mariani – è stato quello di non perdere le peculiarità che il borgo antico conserva, ripristinando il rapporto “visuale” tra il contesto storico e l’ecosistema originario. Il fine di questo museo non è quello di ammirare opere d’arte esposte. Vuole essere, in buona sostanza, un luogo di raccordo fra il nostro contesto paesaggistico, l’habitat, le tradizioni, il ricordo, e le persone. Più che un museo, ci piacerebbe fosse un po’ piazza, un po’ teatro, un po’ natura, in un contatto quasi affettivo con ogni oggetto e situazione osservata”.
Iniziato nel luglio 2020, con la partecipazione al bando regionale per la valorizzazione dei luoghi della cultura, il progetto per il “completamento e allestimento delle ex Chiesa di San Giovanni Battista a Poli in Museo Civico del territorio” ha avuto un iter di circa due anni.
“Il progetto museale – illustra l’architetto PhD Cristian Sammarco, progettista e direttore dei lavori – si inserisce all’interno del programma di valorizzazione dei luoghi della cultura il cui obiettivo è di sostenere il recupero fisico delle sedi dei servizi culturali e di migliorare le condizioni di fruizione fisica e intellettuale del patrimonio anche attraverso modelli e strumenti comunicativi ispirati alle più recenti tecnologie digitali.”
I lavori hanno previsto il completamento delle opere di restauro (pulizia delle opere in pietra antica e degli intonaci storici con particolare attenzione alle opere di consolidamento e al restauro degli affreschi absidali del ‘500 e alla figura della vergine sulla parete di fondo della ex chiesa) e hanno portato alla luce differenti stratificazioni storiche, sia sulle pareti dipinte che nelle opere in muratura, valorizzando la memoria del luogo e le sue trasformazioni.
Previsti, nella tre giorni di eventi (dal 16 al 18 dicembre), gioco-laboratori a cura di Brain Community APS, letture animate curate da “Nella Tana del Coniglio”, la banda musicale “Pro Loco Poli” e un coro gospel composto da 40 elementi. Il Borgo medievale sarà animato dal Gruppo folcloristico “Lemarié” e da stand di produttori locali.