I nuggets di pollo, quei deliziosi bocconcini croccanti tanto amati, si trovano sotto processo in seguito a nuove rivelazioni riguardanti la loro composizione e il loro impatto sulla salute. Mentre questi irresistibili snack hanno conquistato palati in tutto il mondo, emerge ora una storia più complessa e controversa sulla loro preparazione e sulle conseguenze per chi li consuma abitualmente.
La storia dei nuggets di pollo inizia negli anni ’50, quando il Dr. Robert Baker della Cornell University sviluppò per la prima volta questi bocconcini come alternativa conveniente alla carne rossa. Benché Baker non abbia brevettato la ricetta, la celebre catena di fast food McDonald’s lo fece nel 1983, trasformando i nuggets in un’icona gastronomica americana, accanto all’hamburger.
IL MISTERO DEGLI INGREDIENTI
Contrariamente alla percezione comune di un prodotto composto principalmente da carne di pollo, una recente analisi ha rivelato che la quantità effettiva di carne bianca di pollo all’interno dei nuggets raggiunge a malapena il 50%. Il restante comprende una varietà di ingredienti tra cui farina di frumento, oli vegetali, acqua, amidi di riso e mais, antiossidanti, conservanti, spezie e tanto sale. Questi ingredienti li rendono sicuramente appetibili ma del tutto squilibrati dal punto di vista nutrizionale.
IL PERICOLO DEGLI ECCESSI E LA QUANTITÀ PREOCCUPANTE DI SALE
Il consumo eccessivo di alimenti trasformati, come i nuggets di pollo, è associato a un aumento del rischio di sviluppare patologie croniche, dall’obesità al diabete, alle malattie cardiovascolari. In particolare, la quantità di sale presente in questi bocconcini è fonte di preoccupazione, poiché i bambini e gli adolescenti che sviluppano abitudini alimentari poco salutari, rischiano di portare tali comportamenti nell’età adulta.
LA RESPONSABILITÀ VERSO LA SALUTE
Il messaggio chiave è la consapevolezza. Gli alimenti trasformati, se consumati moderatamente, possono far parte di una dieta equilibrata. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli degli ingredienti e delle quantità, evitando gli eccessi che possono minare la salute a lungo termine.
Articolo a cura di Francesca Giovannini