Interessante l’iniziativa in Sudafrica, oltre 1.600 anatre coinvolte a protezione di un vigneto con una storia di tre secoli.
Ogni giorno le anatre lavorano vicino a Città del Capo, sulle rive del fiume Eerste presso l’azienda “Vergenoegd Low The Wine Estate”; le anatre diventano così le soldatesse del vigneto preservando le viti dai parassiti in favore di una produzione biologica che non prevede l’uso di pesticidi e infestanti.
Si tratta di una specie particolare di anatra che non può volare (La corridrice indiana) e mangia afidi, lumache e piccoli vermi, la tecnica era stata già usata in Asia per rimuovere i parassiti dalle risaie.
L’anatra in questione, camminando in posizione eretta, è dotata di zampe lunghe indispensabili a raggiungere le lumache sulle piante.
Fin già dagli anni Ottanta l’azienda implementa la pratica raffinandola nel tempo e favorendo le condizioni ideali per sviluppare una coltura a basso impatto sulla terra, sul suolo e sull’ambiente.
Durante la vendemmia gli animali vanno in vacanza e si godono il pascolo nuotando in un lago adiacente. Le uova delle anatre vengono consumate nel ristorante del vigneto mentre gli animali vengono trattati come colleghi di lavoro e non sono destinati a diventare parte di un piatto ricercato per gli appassionati.