Meta Platforms, impresa statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, non è riuscita a trovare un accordo con la nota SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori. Così non sarà possibile continuare a distribuire le canzoni e i contenuti protetti dall’agenzia italiana sulle piattaforme social come Instagram e Facebook.
L’azienda di Mark Zuckerberg ha provveduto a silenziare o rimuovere i contenuti audio dalle storie e dai reel. I creatori avranno la possibilità di sostituirli con altro materiale liberamente disponibile. Il Sole 24 Ore, citando fonti vicine a Meta, dice che questo è un caso unico in tutta Europa.
Al momento nella libreria dei brani musicali di Instagram si possono scovare solamente alcuni artisti poco conosciuti o anche coloro che non appartengono alla SIAE ma a Soundreef, la società fondata da Davide d’Atri e che permette la gestione dei diritti d’autore per l’uso online, in radio e in televisione.
Si sono affidati a Soundreef 43.000 autori tra compositori e editori di tutto il mondo e di questi almeno 26.000 sono artisti italiani da sempre contrari alla SIAE come Fedez e Gigi D’Alessio. Proprio con questi ultimi la Soundreef cerca di imporre a SIAE l’adeguamento alla direttiva 2014 (nota come Barnier) che impone la liberalizzazione del mercato della raccolta dei diritti d’autore che ha, lo ricordiamo, un valore di oltre 5 miliardi di euro l’anno solo in Europa.
In ogni caso sono molti gli artisti italiani non facenti parte della SIAE che potranno ancora essere liberamente ascoltati sui social e tra questi alcuni nomi sono veramente molto noti: Fabrizio Moro, Paola Turci, i Pooh, Laura Pausini e molti altri.
La lotta serrata tra SIAE e Soundreef si fa incandescente e il Governo decide di intervenire occupandosi del recepimento della direttiva Barnier; tuttavia il tentativo non riesce a risolvere completamente le difficili controversie tra le società operanti nel settore.
I portavoce della società di Mark Zuckerberg esprimono rammarico per l’accaduto e promettono di continuare a lavorare nella speranza di trovare un nuovo accordo. Questa la loro dichiarazione.
“Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae nella nostra libreria musicale. Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 Paesi nel mondo, continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti.”
in risposta la Società Italiana degli Autori ed Editori.
“La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio Siae dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani. A Siae viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti. Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che Siae ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023. Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana.”