La vitamina D viene definita in gergo tecnico “liposolubile”, vale a dire che viene disciolta in solventi grassi. Può essere assunta tramite cibi come pesce e uova, ma la sua peculiarità è quella di essere prodotta spontaneamente dall’organismo in seguito all’esposizione della pelle al sole.
In questo caso è un grasso simile al colesterolo che, sotto effetto della radiazione ultravioletta, viene trasformato in colecalciferolo, meglio noto come Vitamina D3: è nel fegato e nei reni che la vitamina verrà trasformata in calcitriolo, la forma biologicamente attiva, ed è nell’intestino che assolverà la sua funzione principale, migliorare l’assorbimento di fosforo e calcio rafforzando le ossa.
Benefici altrettanto importanti si riscontrano nel sistema immunitario, dove la Vitamina D aumenta le capacità del sistema di eliminare agenti patogeni.
L’esposizione ai raggi UV è molto legata alla posizione geografica in cui ci si trova. Alla nostra latitudine, quella dei Monti Prenestini, il periodo ideale è la Primavera è dalla fine di marzo alla fine di settembre. Occorre comunque ricordare che l’AIFA consiglia la sua integrazione, alimentare o farmacologica, soltanto in casi di particolari carenze o per categorie che escono poco di casa, come gli anziani e i neonati.
L’assunzione di Vitamina D ha grandi benefici anche per le donne in fase di gravidanza, alla luce del suo contributo sul normale sviluppo dello scheletro, e per ultimo ha un’azione diretta sul cortisolo, ormone dello stress, diventando utile per combattere i periodi nervosi e affrontarli con più pazienza e serenità.
In buone condizioni di salute è sufficiente una dieta variegata e passare del tempo all’aria aperta.
Le accortezze e le considerazioni sull’esposizione ai raggi solari variano a seconda del fototipo di pelle e del quadro legato al singolo individuo: in linea generale occorre esporsi al sole per minimo 15 minuti e aumentare gradualmente l’esposizione fino a un massimo di mezz’ora, evitando le ore più calde dalle 10 alle 14. È consigliabile invece esporsi al primo mattino o nelle ore antecedenti al tramonto. Poiché la Vitamina D scarseggia nei cibi e non sempre è possibile reperirla all’aperto, per chi soffre di questa carenza prima o poi sarà necessario ricorrere ai farmaci sotto consiglio medico, evitando il fai da te o considerazioni personali.
Articolo a cura di Mattia Parravano