Il decreto legislativo 149/2022 entrerà in vigore il 28 febbraio e introduce novità per la separazione e il divorzio, nuove regole sono così previste con la riforma avviata dall’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia.
Ma attenzione i procedimenti già pendenti al 28 febbraio continueranno a essere regolati dalle disposizioni attuali.
L’obiettivo futuro è quello di semplificare le pratiche riducendo i tempi.
Sarà possibile un unico atto con il quale si potrà richiedere separazione e divorzio giudiziale. L’atto dovrà essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale da subito e per ottenere il divorzio la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.
Sarà, inoltre, necessario che la non convivenza sia ininterrotta. L’udienza del giudice dovrà tenersi entro 90 giorni.
I figli saranno sempre ascoltati. Con il ricorso introduttivo la parte dovrà depositare un piano genitoriale con gli impegni quotidiani dei figli e le attività (il giudice potrà sanzionare il genitore che non ottemperi a quanto stabilito dal piano, una volta accolto) e allegare la situazione reale patrimoniale ed economica degli ultimi tre anni (in caso di omissioni sono stabilite sanzioni e il risarcimento del danno).
“Ad oggi c’è ancora molta confusione in merito a questa complessa riforma, che, almeno sulla carta, sveltirà di molto i processi. – commenta la avvocata Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia – Occorrerà molto più personale, sia di cancelleria, sia della magistratura, e molta specializzazione dei giudici. L’auspicio è che non si vada a penalizzare la correttezza della decisione finale in nome di una maggior celerità dei processi, poiché si tratta della vita di persone, e di minori in particolare.”